Spoleto è un antichissimo centro abitato fin dalla preistoria. E’ una città ricca di luoghi di culto come il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta, che sorge sui resti di una chiesa del IX secolo. Notevoli gli affreschi del Pinturicchio nella cappella Eroli e di Filippo Lippi nell’abside della navata centrale. .La chiesa di San Salvatore (IV-V secolo, con rifacimenti longobardi dell’VIII secolo) La chiesa di Santa Eufemia (XII secolo) Il monastero di Sant’Agata e la chiesa di San Pietro.La chiesa di Sant’Ansano, del primo Medioevo, costruita sul sito del Tempio Romano dedicato a Giove, riconoscibile ancora nella cripta. La chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo: in questa piccola chiesa si trova il più antico affresco esistente al mondo che raffiguri l’uccisione di Thomas Becket.
La Rocca Albornoziana è uno dei monumenti simbolo della città. Il Ponte Sanguinario è un ponte romano attualmente al di sotto del piano stradale, riscoperto solo nel XIX secolo. L’Arco di Druso è un arco romano costruito lungo il tracciato urbano della via Flaminia, che introduceva al foro (sito attuale di piazza del Mercato), eretto nel 23 d.C. in onore di Druso minore. Il Palazzo Spada è la sede del Museo del Tessile e del Costume. Il Palazzo Racani Arroni, è noto per i suoi graffiti monocromatici cinquecenteschi. Il Ponte delle Torri, lungo 230 m è il monumento simbolo della città: è un acquedotto romano-longobardo secondo alcuni, tardo-medievale secondo altri, unico nella sua altezza di 82 m, che lo rende il ponte antico in muratura più alto d’Europa. La Torre dell’Olio, del XIII secolo, e la Porta Fuga: la Torre dell’Olio è così chiamata perché da essa, in difesa della città, si soleva gettare olio bollente sui nemici che assediavano la sottostante.
Diversi i palazzi del XVIII secolo: Palazzo Collicola (sede della Galleria Comunale di Arte Moderna, con opere di Calder, De Gregorio, Pomodoro ed altri), Palazzo Campello e Palazzo Ancaiani, sede del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo.
Il Teatro Romano. In epoca medievale fu utilizzato come cava di pietre e molte di esse furono utlizzate per costruire la Rocca, il vicino Palazzo Ancaiani e la torre campanaria del Duomo; data l’origine romana del materiale di recupero, molti simboli pagani, come ad esempio i falli alati portafortuna, sono tutt’ora visibili sul campanile della Cattedrale.
Il Teatro Caio Melisso, di origine seicentesca (una delle strutture teatrali più antiche d’Italia).
Il Teatro Nuovo, del 1885, progettato dall’architetto Ireneo Aleandri e voluto dalla borghesia cittadina per l’insufficiente capienza del già esistente Caio Melisso. Il 29 giugno 2007, in occasione dell’avvio della cinquantesima edizione del Festival dei Due Mondi, il teatro è stato riaperto al pubblico dopo un restauro durato 3 anni.